psicoterapia corporea transpersonale

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Le ragioni del cuore:

risanare le emozioni, risanare la nostra vita

Il cuore ha ragioni che la ragione non conosce

(Pascal)

Perché lavorare su di sé con un approccio corporeo esperienziale?

Perché partecipare a percorsi di gruppo e/o a sessioni con gli strumenti della Bioenergetica o la Respirazione Olotropica?

Come funzionano queste terapie ?

Che cosa mi piace, che cosa ho trovato e trovo utile ed efficace in questo tipo di approccio alla psicoterapia?

Provo a riflettere su queste domande che clienti, oppure persone interessate in generale alla terapia, mi pongono frequentemente. Non vogliono essere parole strettamente tecniche, ma riflessioni, qualche cosa che parte dalle esperienze che ho fatto nella mia vita.

Il primo punto per me significativo è l’autoesplorazione. Il terapeuta o il facilitatore offre un contesto sicuro, delle opportunità per fare esperienze salutari di sé, nei pensieri, nelle relazioni, nelle emozioni e nelle sensazioni corporee. Offre degli strumenti e delle strategie, ma non si sostituisce alla persona.

Il primo punto per me significativo è l’autoesplorazione. Il terapeuta o il facilitatore offre un contesto sicuro, delle opportunità per fare esperienze salutari di sé, nei pensieri, nelle relazioni, nelle emozioni e nelle sensazioni corporee. Offre degli strumenti e delle strategie, ma non si sostituisce alla persona.

  • Scoprire qualche cosa di nuovo su di sé, attraverso ricordi o immagini che emergono, oppure attraverso sensazioni corporee nuove, oppure attraverso un’interazione differente da quella abituale con gli altri membri del gruppo e il terapeuta.Attraverso il lavoro corporeo, l’uso del respiro, i movimenti, il suono nella stanza, viene sviluppato uno stato psicofisico nel quale la mente lineare, razionale, con i suoi meccanismi difensivi, non è dominante (pur rimanendo presente). Possiamo definirlo uno “stato non ordinario di coscienza”, in cui possono emergere modalità di pensiero e di funzionamento psicofisico che permettono e facilitano una riorganizzazione psichica nella direzione di maggior armonia, equilibrio e integrazione di contenuti inconsci.

  • Sviluppare intuizioni e relazioni di significato tra ciò che si è sperimentato nell’esperienza, il proprio funzionamento abituale, e la propria storia (gli accadimenti della propria vita, le relazioni precoci, ecc) e i propri sintomi

  • Il nostro bambino interiore riprende la sua crescita. Le modalità corporee, emotive e di pensiero che limitavano il piacere di vivere si sciolgono, cambiano e nella nostra vita c’è sempre meno sofferenza, mentre sviluppiamo sempre più equilibrio, grazia e gioia di vivere.

Il parlare del processo di cambiamento porta al secondo punto importante: l’autovalidazione.

Il terapeuta è lì per offrire un contesto e una mappa il più ampia possibile di quello che l’esploratore di sé potrebbe incontrare, per aiutare la persona a sciogliere i blocchi o superare gli ostacoli che incontrerà nel processo, e perché l’esplorazione sia sicura. Favorisce l’emergere dei vissuti che aiutano nella guarigione e nella crescita emotiva. Aiuta a identificare e a riconoscere che significato ha ciò che si sta provando ma non si sostituisce alla persona.

La persona che fa l’esperienza, attraverso la propria esplorazione riconosce che processo avviene dentro di sé, e ne riconosce il significato. E la comprensione non sarà una comprensione intellettuale, ma che passa attraverso l’esperienza.

Che differenza! Un conto è ascoltare qualcuno che ci descrive il gusto della fragola, un conto è mangiarla noi stessi e provare la sua fragranza!

Questo è il terzo punto, lo stato di coscienza in cui ci si trova nel processo di guarigione. Normalmente, nella nostra vita quotidiana, facciamo esperienza di noi stessi e del mondo attraverso la mente lineare. Gli stimoli sensoriali arrivano alla mente, che li elabora e ce ne dà il significato. Tutto bene, se si tratta di stimoli sensoriali esterni. O se si tratta di elaborare un problema matematico.

La nostra mente logica e lineare però non ci può aiutare quando entrano in gioco le emozioni.

Perché la salute psichica è legata alle ragioni del cuore.

Infatti la psiche umana funziona in profondità proprio in base alle emozioni. Il nostro funzionamento psichico è organizzato in base a ciò che proviamo, non in base a ciò che pensiamo….. e per stare meglio bisogna riuscire a cambiare ciò che proviamo, mentre la mente lineare che opera a un livello molto più superficiale non può farlo.

Dobbiamo usare un altro modo …..e questo modo esiste.

Infatti la coscienza umana, la mente, non segue esclusivamente la logica lineare, ma opera anche secondo altre modalità di funzionamento, che vengono chiamati “stati non ordinari di coscienza” poiché nella nostra società la maggior parte delle persone adulte li usa consapevolmente molto poco. La maggior parte delle persone non sa neppure di possedere queste altre modalità.

Alcuni degli stati non ordinari di coscienza sono comuni, e li abbiamo provati tutti, sono per esempio il sonno e i sogni, oppure l’intuizione, oppure la creatività.

Altri lo sono meno, per esempio la trance, oppure lo stato meditativo profondo.Culture differenti dalla nostra li conoscono bene, e hanno sviluppato una vera e propria conoscenza scientifica a riguardo. Grazie ad essa hanno sviluppato le “tecniche del sacro”, metodologie che attivano la naturale capacità dell’essere umano di sviluppo e di “autoguarigione” anche a livello psichico, capacità analoghe a quelle che il nostro corpo usa quando rimargina una ferita.

Sessione dopo sessione, gruppo dopo gruppo, grazie all’attivazione del nostro “guaritore interno” emergono dalla nostra psiche i contenuti inconsci che siamo pronti ad esplorare, risolvere ed integrare nella nostra coscienza.

Potrebbe avvenire rivivendo ricordi dolorosi o eventi traumatici, e guarendo le emozioni legate ad essi che vengono finalmente sciolte e non pesano più su di noi, lasciandoci più liberi e più leggeri.

Oppure potrebbero emergere e risolversi emozioni ed energie risalenti a periodi precocissimi della nostra vita, alla nostra nascita o addirittura al periodo della gravidanza, che tuttavia ancora ci condizionano.

Affrontare questo territorio antico e ferito è delicato, ma è molto remunerativo: la nostra maturazione emotiva riprende, e noi diventiamo sempre più adulti, ma finalmente con il cuore leggero dei bambini.

Bibliografia essenziale:

Stan Grof, Guarire le ferite più profonde, Macro Edizioni

Stan Grof, La Mente Olotropica, ed. Red

Stan Grof, Psicologia del futuro, ed. Red

Jules Grossman, Vivere e amare, ed. Crisalide

A. Maslow, Verso una psicologia dell’essere, ed. Astrolabio

D. Boadella, Biosintesi. L’integrazione di azione sentimento e pensiero, ed. Astrolabio